Abbiamo fatto una chiacchierata con il nostro nuovo CEO, Max Pellegrini per conoscere meglio la sua storia e per capire i progetti che ha in mente per Namirial.
Max, ci racconti il tuo percorso professionale?
Sono nato e cresciuto in Italia e dopo gli Studi all’Università di Firenze ho iniziato a lavorare per Andersen Consulting (ora Accenture).
A 32 anni sono entrato a far parte della internet start-up fiorentina Dada, inizialmente come Chief Revenue Officer seguendo l’IPO e il processo di espansione e M&A prima in Italia e poi all’estero, per poi diventare Managing Director International Business.
Nel 2007 ho deciso di trasferirmi a New York per ricoprire il ruolo di CEO di Dada Entertainment e poi di Dada.net. Nel 2011 sono approdato in Buongiorno in qualità di Managing Director North America. Dal 2013 ho ricoperto il ruolo di presidente in RealNetworks Inc, dove mi sono dapprima appassionato e poi dedicato allo sviluppo di tematiche come machine learning e computer vision applicate al business.
A settembre di quest’anno ho deciso di lasciare gli Stati Uniti per accettare il ruolo di AD di Namirial.
Dopo un percorso così ricco e stimolante quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a lasciare gli States e tornare in Italia?
Quando ho conosciuto la realtà Namirial ho colto subito le potenzialità di questa azienda immersa nella digitalizzazione e già proiettata verso il futuro ed ho sposato subito i suoi principi della trasformazione digitale e della rimozione della carta nei processi di business.
Sicuramente il progetto di Ambienta, il fondo che ha acquisito il 65% di Namirial, per accelerare l’internazionalizzazione dell’azienda è un’opportunità professionale molto stimolante per me. Ho già seguito con successo questo tipo di progetto nella mia carriera, per questo sono sicuro che la mia esperienza in Italia e all’estero aiuterà Namirial a posizionarsi tra le aziende ai vertici di questo settore a livello mondiale.
Oltre alla motivazione professionale però, ho deciso di tornare in Italia anche per dare un contributo personale alla crescita del mio Paese. Credo fortemente nella trasformazione digitale, perchè oltre agli indubbi vantaggi legati al tema della sostenibilità ambientale e alla riduzione di emissioni CO2, sono convinto che porti enormi vantaggi anche per la crescita della produttività all’interno delle aziende.
Ridurre la carta nelle aziende significa anche ottimizzare i processi al loro interno: eliminare le operazioni burocratiche legate alla carta significa avere più tempo da dedicare a processi che aumentano il valore e la qualità del lavoro. Tutto questo secondo me, applicato in ogni azienda e moltiplicato per tutto il tessuto imprenditoriale italiano, aiuterebbe il nostro Paese ad essere più produttivo e quindi più competitivo. É il mio sogno ma sono pronto a rimboccarmi le maniche per dimostrare che è una realtà percorribile.
Che cos’è per te la rivoluzione digitale Namirial?
La digitalizzazione delle aziende per me è questo, un nuovo modo di creare valore, usando la tecnologia e l’innovazione per migliorare i flussi di lavoro e la qualità della vita delle persone e il tutto riducendo l’impatto che le nostre azioni imprenditoriali hanno sull’ambiente.
Mi piacerebbe che la rivoluzione digitale Namirial facesse da volano al tessuto imprenditoriale italiano, soprattutto in questo momento in cui è necessario ripensare i modelli di business tradizionale.
Il futuro è adesso e con Namirial stiamo già pensando a quello che verrà dopo.
Ci puoi riassumere brevemente la filosofia “green” di Namirial?
In Namirial siamo particolarmente coinvolti nella tematica della sostenibilità ambientale, perchè il nostro sogno è un mondo senza carta e senza sprechi.
Crediamo che si possa fare business in modo più responsabile e attento all’ambiente e per questo ci facciamo portavoce di un modo di agire più “green” nel perseguire gli obiettivi di crescita aziendale e di profitto.
Ma al di là delle nostre politiche interne legate alla sostenibilità e all’ambiente, la vera differenza la fanno le nostre soluzioni. Nel 2019 Namirial ha consentito un risparmio di circa 9.000 tonnellate di carta, oltre che la riduzione dei consumi di energia e di emissioni normalmente legati agli spostamenti delle persone ed alla gestione logistica dei documenti.
Grazie Max per la chiacchierata.
Noi siamo pronti per portare la Rivoluzione Digitale Namirial in Italia e nel mondo.
Manjù Rizzi
Corporate Marketing Namirial